iPhone, quando Steve Jobs lo lanciò 15 anni fa

Un telefono, un lettore di musica, un dispositivo per fare ricerche su Internet e controllare mail.
Tutte funzioni oramai disponibili su qualunque smartphone, anche quelli di fascia bassa,
ma che 15 anni fa rappresentarono una rivoluzione.

Questo e molto di più è stato il primo iPhone che Steve Jobs lanciò il 9 gennaio 2007 a San Francisco
eliminando la tastiera e aprendo al ‘touch’, ora familiare anche ai bambini, e al mondo delle app.

Il primo iPhone si chiamava 2G o Edge aveva un display piccolo rispetto a quelli attuali
(misurava solo 3.5 pollici) ma all’epoca sembrava ampio.
Spariva la tastiera presente su tutti i telefoni dell’epoca (come l’allora popolare BlackBerry) e per ‘smanettare’
non c’era il pennino – a Steve Jobs non piaceva – ma per la prima volta fu introdotto il ‘touch’ e l’uso delle dita,
“il miglior puntatore con cui siamo nati” spiego’ Jobs aggiungendo che l’iPhone era
cinque anni avanti rispetto a qualsiasi altro telefono cellulare.

Il dispositivo arrivò sul mercato statunitense il 29 giugno 2007, il primo giorno vennero venduti oltre 525mila pezzi.
Tra settembre e novembre arrivò in Inghilterra, Germania e Francia e iniziò la febbre,
anche in Italia, per procurarselo tramite amici. L’anno successivo, il 9 giugno 2008,
Apple annuncia il nuovo iPhone 3G che combinava alle funzionalità già disponibili le prestazioni offerte dalle reti 3G.

A luglio dello stesso anno arriva anche l’App Store, aprendo al mondo delle applicazioni e degli sviluppatori. Insomma,
l’iPhone ha sicuramente rivoluzionato i telefoni e il mercato degli smartphone, ora sempre più affollato e competitivo.

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