Coronavirus, come pulire e sanificare casa
„Rendere sano e puro anche l’ambiente in cui viviamo diventa ancor più importante in questo momento di emergenza sanitaria: ecco alcuni consigli per pulire e disinfettare la propria abitazione“
Coronavirus, come pulire e sanificare casa
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Il consiglio più importante in questo momento di emergenza causato dall’epidemia di coronavirus è “state a casa”, un messaggio chiaro, veicolato dai media e sui social network. Come diciamo ormai da settimane, la pulizia personale è una delle prime misure da prendere contro il contagio e, considerando l’invito a restare nelle proprie abitazioni, è un’ottima pratica rendere sano e pure anche l’ambiente in cui viviamo. Come spiega Leonardo Tilli, titolare di Eco Clean, azienda multiservice specializzata nella pulizia e sanificazione degli ambienti, la sanificazione avviene in quattro fasi: . “Per sanificazione si intende l’attuazione simultanea di due momenti: pulizia e disinfezione di qualunque superficie. Questo è un processo suddiviso in quattro fasi: pulizia, risciacquo, disinfezione e di nuovo risciacquo; durante il quale si utilizzano prodotti detergenti adeguati.
Coronavirus, pulire e sanificare casa: i consigli
Si possono utilizzare prodotti monouso come la carta, accompagnati ad attrezzature in grado di emettere vapore, lo shock termico permette infatti la totale eliminazione degli agenti patogeni. Ma anche i prodotti chimici sono idonei alla igienizzazione degli ambienti, la scelta del detergente giusto dipende dal tipo di sporco, per eliminare il calcare ad esempio bisogna utilizzare prodotti a base di acido cloridrico, per unto o residui grassi è consigliabile utilizzare un prodotto come candeggina o sgrassatore.
Evitare di miscelare le due categorie di prodotto fra loro, il rischio che si corre è quello di un’intossicazione attraverso i gas sprigionati da questo mix. Infine i “rimedi della nonna” sono sempre utili, oltre che a basso impatto ambientale. Rientrano nella categoria l’utilizzo di sostanze come l’aceto di alcol, l’acido citrico o il bicarbonato per le operazioni di rimozione dello sporco. Si può utilizzare anche acqua bollente al di sopra dei 70° per essere sicuri di eliminare tutti gli agenti patogeni: attenzione però, il rischio è quello di ustionarsi, bisogna dunque prestare massima attenzione e proteggersi con abbigliamento e guanti adeguati.
Coronavirus, quali prodotti utilizzare per pulire casa
Per ultimare la sanificazione delle superfici, è buona norma utilizzare un disinfettante come l’alcol (almeno al 75%) e lasciarlo agire sulle superfici per almeno 60 secondi. Eseguire infine un risciacquo accurato delle superfici con acqua, per evitare il rischio di contaminazione chimica da contatto o inalazione dei prodotti igienizzanti. Il consiglio di Tilli in caso di tessuti sfoderabili e lavabili è quello di eseguire un lavaggio in lavatrice ad una temperatura di almeno 70°, per garantire l’eliminazione da shock termico anche dei virus. Se non fosse possibile lavare tutto ad alte temperature, valutare di aggiungere al normale detersivo additivi come la candeggina o l’acqua ossigenata.
Per quanto riguarda invece i tessuti e gli imbottiti non lavabili in lavatrice, si consiglia l’uso di attrezzature a vapore ed aspiratori muniti di filtro Hepa e vano di raccolta, in grado di filtrare anche le più piccole particelle e di trattenere eventuali cattivi odori. È consigliabile eseguire giornalmente le operazioni indicate da Leonardo, ogni qualvolta si utilizzino una superficie o parti di ambiente. L’ultimo consiglio di Leonardo è di attenersi in ogni caso alle principali indicazioni suggerite dall’Oms ossia: uso di etanolo (alcol) almeno con concentrazione al 75% o prodotti a base di cloro (la comune candeggina) all’1%. Nel caso in cui non ci si senta in grado di eseguire queste pratiche in maniera autonoma resta valido il suggerimento di affidarsi a professionisti del settore, in possesso di tutti i requisiti di legge e di attrezzature specifiche per questo tipo di interventi.